Teano
Teano (AFI: /teˈano/, Tiánë in dialetto teanese) è un comune italiano di 11 172 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Città di origine osca, è l'antica Teanum Sidicinum capitale dei Sidicini, così chiamata per distinguerla dall'omonima città pugliese Teanum Apulum. Anticamente conosciuta come porta della Campania in virtù della sua posizione geografica, è famosa per essere stata teatro dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II, avvenuto nel 1860, per cui viene spesso definita anche culla dell'Unità d'Italia.
Sita alle porte del parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, è sede della diocesi di Teano-Calvi.
Teano
Storia
Il territorio era stato frequentato in epoca protostorica e la città venne fondata nel IV secolo a.C. come capitale dal popolo italico dei Sidicini, facente parte degli Osci: a quest'epoca sono attribuiti i resti tuttora esistenti delle mura pre-romane. La città era situata in posizione strategica sulla via Latina (odierna Via Casilina), tra Suessa e Cales.
Nel 340 a.C. i Sidicini furono alleati con i Latini e i Campani contro Roma, nella guerra latina.
Si oppose agli attacchi dei Sanniti prima e dei Romani dopo. Con la conquista romana, Teano divenne quindi municipio romano (Teanum Sidicinum) con propria monetazione. Ottenne lo stato di colonia sotto Augusto.
Secondo Strabone era in epoca augustea la maggiore città della parte interna della Campania dopo Capua.
In questo periodo, di grande sviluppo urbanistico, si estese dalla sommità del colle verso la pianura, e si arricchì di edifici pubblici: un anfiteatro, un foro, un teatro - tempio di età tardo repubblicana e ampliato nella media età imperiale, con capienza stimata a circa 5000 persone, templi e strutture termali.
Nella prima metà del IV secolo divenne sede episcopale, soppressa tuttavia nel periodo tra il 555 e l'860. Fu espugnata nel 594 dai Longobardi del duca Arechi I, e fu sede di una contea longobarda e insediamento militare a guardia del confine. Fu governata in quest'epoca da un gastaldo, dipendente da Capua (Landenolfo, il nipote Ajenardo, Adelgisi e Maginolfo si successero nella carica nel corso del IX secolo). Dopo aver fatto parte della contea di Capua, Teano e Caserta (Pandenolfo), fu quindi contea indipendente dal 981, sotto Landolfo e Gisulfo, figli di Pandenolfo.
Nel IX secolo vi si trovavano tre monasteri benedettini. Nel monastero di San Benedetto si rifugiarono temporaneamente i monaci dell'abbazia di Montecassino, in seguito alla distruzione della loro sede (22 ottobre 883) e all'uccisione dell'abate Bertario per mano dei Saraceni. I monaci portarono con loro parte del tesoro abbaziale e l'originale della regola scritta dal fondatore e per circa 30 anni rimasero a Teano, finché un incendio distrusse il monastero e la regola.
Nella curia comitale di Teano vennero redatti due dei quattro Placiti cassinesi (probabilmente tra i primissimi documenti scritti in lingua italiana ), il "Placito di Teano dell'anno 963" e il Memoratorio, conservati nell'archivio storico dell'abbazia di Montecassino conseguentemente al rientro dei benedettini, che li portarono con loro.
Federico II, dopo la sua incoronazione ad imperatore, rese demaniali le città di Sessa Aurunca, Teano e Mondragone. Successivamente, mentre Federico era impegnato in Siria per la crociata, l'esercito papale ne approfittò per impadronirsi con la forza di Teano, Calvi e tutte le "terre dei figli di Pandolfo", cioè del territorio dell'antica contea longobarda di Teano. L'imperatore, ritornato in Italia nel 1229, riconquistò le città e nell'ottobre dello stesso anno le truppe del pontefice, di stanza a Teano, si arresero a Federico.
Successivamente Teano fu feudo di grandi famiglie: Marzano, Carafa, Borgia, Caetani.
La Porta bronzea esposta nel Maschio Angioino, opera del XV secolo commissionata da Ferrante d'Aragona, nei primi due quadranti illustra l'agguato e la difesa di Ferrante a Torricella relativi alla congiura dei baroni, tramata nel 1485.
Unità d'Italia
Teano è conosciuta universalmente come la "città dello storico incontro" e per anni si è ritenuto che il 26 ottobre 1860 si sarebbe svolto, presso il ponte di Caianello, odierno ponte San Nicola, nella frazione di Borgonuovo, lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La precisa località in cui l'incontro avvenne è stata ed è argomento di discussione.
L'incontro è entrato nella storia d'Italia ed ebbe il significato di un'adesione del generale che aveva guidato la spedizione dei Mille alla politica di casa Savoia. Un'adesione che deludeva le aspettative di coloro che auspicavano una repubblica meridionale tesa alla conquista di Roma.
Simboli
Lo stemma della città viene così descritto: D'azzurro, al castello chiuso, torricellato, merlato e fabbricato d'argento e di nero, sormontato dall'aquila imperiale, terrazzato di verde.
Il castello è simbolo di podestà feudale e l'aquila di potenza e vittoria, usata nella sua rappresentazione più antica, cioè nel colore naturale.
Le figure sono inserite in uno scudo ovale. Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Onorificenze
- ^ Strabone, Geografia, V, 3.9 (Teanum enim, quod Sidicinum, vocant ex imposito vocabulo, Sidicinorum esse monstratur, qui quidem ex Oscorum Campana gente restant; traduzione in lingua inglese sul sito Lacus Curtius).
- ^ Strabone, Geografia, V, 3,9.
- ^ Tito Livio scrisse che Teano fu causa delle guerre sannitiche
- ^ Storia del sito di Teano Archiviato il 6 marzo 2013 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Caserta e Benevento.
- ^ Primi documenti scritti e tradotti in italiano, su herotranslate.com.
- ^ Sao ko kelle terre per kelle fini que tebe mostrai trenta anni le passette parte Sanctae Mariae, citato in Vittorio Turri, Dizionario storico manuale della letteratura italiana 1000-1900, G. B. Paravia, Torino 1854
- ^ Oggi località Torricelle
- ^ Camillo Porzio, La congiura dei baroni del regno di Napoli contra il re Ferdinando I, 1859.
- ^ Documenti e diari riportano l'incontro nel territorio di Teano, vedi Giovannelli (attendente di Garibaldi) oppure L'ammiraglio Persano, comandante della flotta piemontese, che nel suo diario riporta che l'incontro si è svolto nel Territorio di Teano. Forse il più importante documento che attesta Teano è il London News del 29 dicembre 1860 che riporta una stampa fatta a matita in centro giornale con la dicitura "nei pressi di Teano". A favore di un incontro avvenuto presso la Taverna della Catena si riporta la testimonianza presente nel "Diario storico dell'archivio del ministero della difesa", nel rapporto giornaliero del 26 ottobre 1860, che riferisce: "... A Taverna della Catena, S.M. il Re, che col suo quartier generale marcia colle truppe del quarto Corpo, è incontrato dal gen. Garibaldi..." (citato da Nino D'Ambra, Giuseppe Garibaldi cento vite in una, Napoli, Ed. A. G. Grassi, 1983 nota a p. 160), e un articolo del giornale inglese The Times del 6 novembre 1860 (testo e traduzione italiana on-line Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive. (PDF)). In un altro articolo dello stesso giornale del giorno precedente (presente on line nello stesso sito) il luogo dell'incontro veniva invece situato a tre quarti d'ora di marcia dalla Taverna stessa. Diversi storici successivi ritengono l'incontro avvenuto presso la Taverna (Alfonso Scirocco. Garibaldi. Battaglie, un cittadino del mondo, Roma, Ed. Laterza, 2001; Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno, in Gaetano Trombatore (a cura di), Memorialisti dell'Ottocento, I, Napoli, Ricciardi, p. 889 e ss.; Indro Montanelli, Storia d'Italia, Roma, Ed. Fabbri, 1994, vol. 31, p. 124; della stessa opinione è stato il deputato Valerio Zanone nel suo discorso alla camera in occasione del bicentenario della nascita di Garibaldi (fonte). Nel 2011 l'Istituto Enciclopedico Treccani si è pronunciato ritenendo l'incontro avvenuto alla Taverna della Catena (Incontro di Teano e Teano: Un incontro mancato Archiviato il 5 novembre 2011 in Internet Archive., sul sito Treccani.it.
- ^ È molto probabile che Teano abbia tratto il castello torricellato dello stemma dal proprio oggetto: tale scelta sarebbe dunque precedente all'avvento dell'araldica, collegata all'uso delle città di segnare i propri atti con sigilli, che in genere rappresentavano i loro edifici più significativi.
- ^ L'aquila fu inserita nello stemma prima del 1401, data dalla quale incominciò ad essere bicipite, ma non prima delle Crociate (tra il 1095 e la fine del Trecento).
- ^ Nel XVI secolo, pur essendo in auge lo scudo sannitico, la città preferì a questo quello ovale.
- ^ Copia archiviata (PDF), su comune.teano.ce.it. URL consultato il 31 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Teano
Geografia fisica
Territorio
Con un'ampiezza di 89,43 km² è il secondo comune della provincia di Caserta per estensione territoriale, e il quattordicesimo della regione.
Il territorio sidicino, prevalentemente collinare, si sviluppa sulle pendici del massiccio vulcanico di Roccamonfina, il più antico vulcano della Campania e quarto vulcano italiano per superficie, nel territorio compreso tra la valle del fiume Savone e quella del torrente Rio Messera, ed è compreso nel parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, istituito nel 1999.
Orografia
Idrografia
Clima
Il clima è tipicamente mediterraneo e temperato, caratterizzato da estati calde e inverni non molto lunghi, in cui le precipitazioni abbondano.
TEANO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 10,5 | 11,3 | 13,9 | 17,3 | 21,7 | 26,3 | 29,2 | 28,8 | 25,6 | 20,7 | 15,4 | 12,5 | 11,4 | 17,6 | 28,1 | 20,6 | 19,4 |
T. min. media (°C) | 4,3 | 4,7 | 6,5 | 9,4 | 12,7 | 16,6 | 18,8 | 18,7 | 16,5 | 12,8 | 9,0 | 6,5 | 5,2 | 9,5 | 18,0 | 12,8 | 11,4 |
- ^ Comuni campani per superficie, su tuttitalia.it.
Teano
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 345 persone, pari al 3,71% degli abitanti.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
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