Cellole

Cellole è un comune italiano di 8 047 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Cellole

Storia

Le radici storiche dell'attuale centro abitato risalgono al feudalesimo.

Il toponimo deriva dal latino pagus cellularum. Il termine latino pagus fa parte del lessico amministrativo romano, e stava ad indicare una circoscrizione territoriale rurale (cioè al di fuori dei confini della città). Il villaggio era stato adibito a deposito di generi alimentari stipati in appositi fabbricati divisi in "celle" o magazzini, dai quali cellularum. Di queste celle sono rimaste poche tracce nella zona. Nei dintorni, tra Cellole, Carano e Piedimonte Massicano forse, si trovava la città romana di Vescia. Perciò si suppone che le radici più profonde dell'attuale città potrebbero risalire al periodo della nascita della città romana di Sinuessa, circa 4 km a nord di Mondragone, insieme alla quale e con Ausona, Suessa e Minturnae, formavano la famosa Pentapoli Aurunca, distrutta dai romani nel 413 a.C.

Più tardi per gli abitanti del Medioevo Cellole divenne un punto di ritrovo in quanto la città era ubicata tra l'antica Via Appia e la nuova "via Appia", durante il feudalesimo il territorio cellolese era stato integrato nei domini dei signori di Sessa Aurunca. Con l'arrivo dei Longobardi i territori dell'ager sinuessanum si disgregarono e quel villaggio che allora contava poche centinaia di abitanti fu inglobato nel territorio di Sessa Aurunca che era l'unico riferimento economico culturale e sociale di tutta la zona circostante.

Durante il Medioevo il piccolo villaggio divenne un avamposto difensivo per la vicina Sessa Aurunca. Infatti, dalla città aurunca non era possibile avvistate i fuochi di segnalazione della costa, anche a causa della nebbia della zona paludosa prossima al mare detta Pantano, Cellole serviva da ponte tra la costa e le mura sessane.

La torre in piazza Compasso, 13-12-2007

Ebbe quattro torri cosiddette saracene dell'altezza di alcune decine di metri, ora distrutte e costruite in materiali di risulta dell'epoca precedente o in pietra locale.

Il 20 aprile 1970 si riuniva, in Sessa Aurunca, il consiglio comunale per discutere, fra l'altro, della separazione ed erezione a comune autonomo della frazione di Cellole. La questione era vivamente sentita dagli abitanti della predetta frazione i quali, ritenendo che i loro interessi non fossero stati esaminati con quella solerzia e serietà che il problema richiedeva, cominciarono a dare, nella notte del 21 aprile, i primi segni di irrequietezza costituendo un blocco stradale sul corso principale di Cellole, all'altezza del quadrivio di piazza Chiesa Nuova, ora Piazza Aldo Moro.

Alle manifestazioni di protesta partecipava una folla sempre più fitta e numerosa. Si moltiplicavano i blocchi stradali e gli episodi di intolleranza verso la forza pubblica resero necessario l'intervento di rinforzi costituiti da contingenti del X battaglione mobile dei Carabinieri di Napoli. Ai blocchi stradali si aggiunsero quelli ferroviari che interessavano la linea di grande comunicazione Roma-Napoli via Formia ed interrompevano, pertanto, il transito dei convogli.

Il 21 febbraio 1973 la popolazione del comune di Sessa Aurunca fu chiamata alle urne e decise per l'autonomia di Cellole. Dopo due anni, il 2 aprile 1975 incominciò l'attività amministrativa del comune con Lorenzo Montecuollo come sindaco.

Lo stemma adottato dal neonato comune raffigura un grifone che allunga la rapace zampa su una sottostante minuscola pineta.

Simboli

Stemma

«D’azzurro, alla fascia diminuita, ondata, d’argento, caricata da due burelle d’azzurro, il tutto caricato dal grifone d'oro, attraversante, col petto, gli arti inferiori, le ali aperte, d’azzurro, passante sulla pianura accompagnato a destra da sette pini italici al naturale, posti a guisa di boschetto, nodriti nella pianura. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo di giallo…»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica datato all'11 aprile 1986.

  1. ^ Fonte: G.Tommasino, Aurunci Patres, Gubbio 1942.
  2. ^ a b c Cellole, su AraldicaCivica.it. URL consultato l'8 agosto 2022.
  3. ^ Cellole, Caserta, Campania, Italia decreto 1986-04-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. Ufficio araldico - Fascicoli comunali. URL consultato l'8 agosto 2022.

Cellole

Geografia fisica

Cellole è posta nella zona occidentale dell'alto casertano; il suo territorio si estende in una pianura che ha un'escursione di appena 36 metri al di sopra del livello del mare ed ha un'estensione di poco meno di 37 km². Il territorio comprende anche la parte sud della fascia costiera di Baia Domizia e di Baia Felice, affacciate sul Golfo di Gaeta. Il comune è una enclave, confina solamente con Sessa Aurunca, dal cui territorio è circondato. La frazione balneare di Baia Domizia fu "salomonicamente" divisa a metà fra i due comuni.

Origini geologiche

La geologia del territorio è di origine vulcanica. È una depressione originata dal Vulcano di Roccamonfina che ha generato in seguito un terreno alluvionale molto fertile, ma paludoso. Per secoli zone malariche e paludose, economicamente depresse, tali terreni sono rimasti a lungo incolti finché durante il regime fascista le aree di località Fievo, località Pantano furono bonificate per renderle disponibili ai contadini e diminuire le malattie infettive.

Cellole

Evoluzione demografica

I nuclei familiari rilevati nel 2001 sono stati: 2 352 con circa 3,04 persone per famiglia. Abitanti censiti

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Cellole

Economia

Casa comunale di Cellole, 13-12-2007

L'economia del territorio cellolese si concentra su attività rurali e sull'artigianato e dall'inizio degli anni sessanta l'economia della cittadina si è spostata soprattutto verso il turismo dopo la costruzione della vicina Baia Domizia, dotata di hotel e villaggi. Cellole ha beneficiato della contiguità geografica con il polo turistico basando progressivamente su questa risorsa la sua economia. Ne è la prova la crescita economica e demografica di Cellole dovuta in massima parte a questa presenza.

A contribuire all'economia locale una leggera presenza industriale si è stabilita 2 km a est del centro urbano in località Civette.

Una fonte del 2001 indica che in realtà il numero di occupati rilevati nel comune di Cellole fosse di 991 unità che corrispondono al 13,86% della popolazione nel suo complesso, a fronte di un tasso medio di disoccupazione in Campania nel censimento del 2001 del 26,95%.

Analisi occupazionale

Sul territorio sono presenti (anno 2001):

  • 94 attività industriali 244 addetti 24,62% degli occupati
  • 167 attività di servizio 278 addetti 28,05% degli occupati
  • 138 altre attività di servizio 341 addetti 34,41% degli occupati
  • 18 attività amministrative 128 addetti 12,92% degli occupati
  1. ^ Indice di vecchiaia < 100 Fonte: ISTAT Archiviato il 30 novembre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ ISTAT censimento 2001

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La qualità del’acqua

Analisi dell’acqua – Comune di Cellole – Settembre 2024

Le analisi dell’acqua vengono effettuate secondo quanto previsto dal programma annuale controllo acque.

Esse sono riferite al prelievo effettuato nel punto di consegna (o in quello più prossimo ad esso) dell’ACO. Il tragitto dell’acqua, da quel punto, attraverso serbatoi, impianti pubblici e privati, potrebbe variare alcuni dei valori misurati e, per questi, è opportuno contattare l’azienda idrica che effettua la consegna […]