Per consentire all’acqua di giungere agli oltre 130 comuni che, direttamente o indirettamente , vengono idricamente approvviggionati da Acqua Campania, l’Acquedotto denominato Campania Occidentale, parte dalla Regione Lazio e attraversando il Molise, trasporta risorsa idrica fino alla città di Napoli per mezzo di 65 km di condotte e 30 km di gallerie, attraverso montagne e vallate.
L’acqua nasce dalla sorgente del fiume Gari nella fertile terra alle falde di Montecassino. Dalla sorgente viene captata una portata di circa 3000 l/sec , attraverso un’opera di presa che con un sistema di filtri tecnologicamente all’avanguardia ne migliore la qualità e la gradevolezza.
Di qui una seconda stazione di rilancio, la Centrale di Cassino, cuore dell’acquedotto, la solleva all’imbocco della prima delle grandi gallerie di adduzione.
Lungo il suo percorso l’acqua della sorgente Gari si unisce alle acque del Campo Pozzi della Falda di Sammucro, situato in una galleria lunga 6 km, in cui operano 19 pozzi, per una portata complessiva di circa 1600 l/sec.
Alle acque della galleria drenante di S.Bartolomeo nel comune di Venafro lunga 800 ml per un contributo di 900 l/sec.
Alle acque dei campi pozzi di Monte Maggiore, San Prisco e S.Sofia, per una portata di circa 3000 l/sec
La portata complessiva dell’acquedotto raggiunge così il valore variabile tra i 7000 ed i 9000 l/sec necessari a contribuire in quantità determinante all’alimentazione della città di Napoli e delle province di Napoli e Caserta, per una popolazione complessiva di circa 5 milioni di abitanti.
Compito complementare e parallelo è svolto dall’Acquedotto Campano le cui portate riunite e miscelate con quelle dell’Acquedotto della Campania Occidentale garantiscono il globale fabbisogno civile e produttivo della cittadinanza.