A partire dal 1993 (nel 1992 solo per il secontabella-20annido semestre), Acqua Campania ha svolto le attività affidategli in concessione sugli acquedotti Campani registrando sia le portate che venivano prodotte nei diversi impianti esistenti sul territorio, sia quelle effettivamente consegnate alle utenze, monitorando gli spostamenti di risorsa da un sistema all’altro e i cambiamenti nel tempo.

Tutto ciò ha consentito di raccogliere più di un ventennio di dati che possono essere riassunti nel diagramma allegato nel quale viene riportato il totale dei volumi distribuiti dai due acquedotti, quello consegnato singolarmente ai propri clienti e le risorse trasferite dall’ACO al CAMPANO per sopperire ai deficit funzionali dello stesso.

È indubbio che la raccolta ed il possesso di questi dati costituisce un patrimonio di grande valore per qualsiasi valutazione programmatica e progettuale sul territorio regionale nonché la conoscenza analitica delle idroesigenze delle diverse zone ed il loro cambiamento nel tempo da poter legare alle dinamiche di sviluppo e alle mutate condizioni e abitudini di vita.

grafico-20anni

Acquedotto della Campania Occidentale (ACO)

La Regione ha predisposto una Convenzione di utenza per la somministrazione di acqua potabile ai Comuni, approvata con delibera di G.R. 8016/92 che rappresenta la base della disciplina di rapporto tra il fornitore (Acqua Campania) ed il cliente di volta in volta caratterizzato in relazione alle condizioni tecniche di erogazione che si vengono a creare sul territorio da servire.

I volumi complessivamente distribuiti nell’anno 2014 ammontano a circa 255 milioni di metri cubi e ripartiti in percentuale tra le diverse utenze così come riportato nel diagramma allegato.

La gran parte della risorsa (circa il 41%) viene fornita alla Regione, di fatto dette quantità rappresentano i volumi d’acqua che vengono trasferiti dall’Acquedotto della Campania Occidentale a quello Campano gestito appunto dalla Regione stessa per supportare l’erogazione verso le zone del territorio campano che necessitano di una integrazione per soddisfare le idroesigenze che altrimenti verrebbero disattese.

Le altre forniture di una certa importanza riguardano la citta di Napoli che con il suo gestore ABC assorbe circa il 29% della risorsa distribuita ed il sistema di S.Sofia con il 21% che con il suo sistema di tubazioni secondarie alimenta una serie di comuni in provincia di Napoli e Caserta (vedi diagramma allegato 2).

Acquedotto Campano

Acqua Campania è concessionario della Regione per la gestione dell’ACO e per le attività di “conturizzazione “ sull’Acquedotto Campano.

Dette attività consistono nel servizio di misura, fatturazione ed incasso dei volumi di acqua potabile somministrati dalla stessa Regione ai Comuni serviti dagli Acquedotti così detti Ex-Casmez.

Conseguenza di dette attività è la gestione e quindi manutenzione del punto di misura le cui caratteristiche di precisione e funzionalità vanno preservate nel tempo.

La concessione tra Regione e Acqua Campania prevede che gli atti amministrativi propedeutici alla misura, alla fatturazione ed all’incasso, tra cui la stipula della Convenzione di utenza, siano svolti dal Concessionario attraverso l’utilizzo dell’allegato alla delibera G.R. 8016/92 “Convenzione di utenza”. Tale convenzione di utenza identifica Acqua Campania come “Fornitore” limitatamente alle sole attività di misura, fatturazione ed incasso, mentre è la Regione stessa ad esercitare il ruolo di fornitore del servizio di somministrazione di acqua potabile e risponde direttamente per tutte le questioni attinenti alla gestione tecnica e commerciale.